Consegnate le firme al ministro del Lavoro Giuliano Poletti


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AGGIORNAMENTO SULLA PETIZIONE

Cari tutti,

Un importante aggiornamento, che spero possa essere un buon segno e l’inizio del cambiamento, finalmente.

Sono stata al ministero del Lavoro, ricevuta da Giuliano Poletti. A lui ho consegnato le oltre 133mila firme di tutti voi che in questo tempo mi avete sostenuta. Un vero e proprio tesoro di persone che non vogliono restare a guardare, ma che credono come me – anche se sono stanca, anche con tutte le difficoltà – che la morte di mio figlio Matteo non debba essere vana.

E voglio avere speranza. Da un lato il ministro ha più volte ribadito che negli ultimi anni tanta strada è stata fatta nel regolare meglio le tecniche e le regole per il montaggio dei palchi per i grandi eventi live. Dall’altro ha ammesso che bisogna fare di più per individuare i responsabili dei lavori, così da poter fare piena luce in sede processuale, quando si verificano incidenti gravi o mortali. Da questo punto di vista, credo che il mio caso sia purtroppo esemplare.

Io sono qui e voglio continuare a lottare. Continuate a farvi sentire con me.

Grazie per il vostro supporto e grazie al ministro Poletti per aver ascoltato la mia storia.

Paola

 

Basta prescrizione, basta impunità. #PETIZIONE

 

NO ALLA PRESCRIZIONE

Il 5 marzo saranno passati già 4 anni dalla morte di mio figlio Matteo: stava montando un palco, quello per il concerto di Laura Pausini a Reggio Calabria.
Matteo è morto sul lavoro.

4 anni in cui il processo per la sua morte, dopo un apparente celere avvio, rischia di fermarsi.

Mi hanno proposto un accordo per i danni che avrei subito e ho rifiutato: per me giustizia è individuare il responsabile di quanto successo, non un assegno da 350mila euro sventolato in aula.

Il punto è che il procedimento per la morte di mio figlio Matteo quasi certamente dovrà iniziare da capo. Il giudice incaricato da giugno prenderà servizio a Palmi e toccherà ad altri gestire l’istruttoria dall’inizio fino alla fine. Questo vuol dire che molto probabilmente, davanti al nuovo Giudice tutti i testimoni che hanno già deposto dovranno tornare in aula per ripetere quanto in precedenza messo agli atti e forse tra un anno e mezzo il processo arriverà allo stesso punto in cui si trova oggi. Con l’avanzare del tempo, il risultato finale di tutta questa storia, potrebbe essere quello della prescrizione e dunque potrebbe essere che io non riesca mai a vedere i responsabili della morte del mio unico figlio. Continua a leggere

Il 9 luglio l’inizio del processo #aggiornamento

SICUREZZA PER GLI OPERAI DEGLI SPETTACOLI LIVE

19 giu 2015 — Cari firmatari,

lo scorso 11 giugno si è tenuta la prima udienza del processo per la morte di mio figlio: sono state registrate una serie di questioni preliminari poste dalle difese ed è stata notificata l’offerta che ho ricevuto dalla ditta F & P Group come risarcimento. 350 mila euro che io, però, ho rifiutato.

Il processo vero e proprio si aprirà il prossimo 9 luglio, quando cominceranno gli interrogatori.

Grazie, come sempre, per il vostro sostegno. Vi terrò aggiornati sui prossimi sviluppi.

 

Paola Armellini

La Italstage allestirà il palco del 25 aprile

SICUREZZA PER GLI OPERAI DEGLI SPETTACOLI LIVE

 

20 apr 2015

Cari firmatari,
la Società Italstage sta contribuendo all’allestimento in Piazza del Quirinale di una struttura per il palco che servirà per la commemorazione del 70° anniversario della Liberazione. L’Italstage è la stessa società che allestì il palco al PalaCalafiore di Reggio Calabria per il concerto di Laura Pausini, quando perse la vita mio figlio Matteo Armellini.

Per quanto accaduto questa società ha patteggiato una penale di 70 mila euro, ma il suo rappresentante legale, Aumenta Pasquale, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri sei.

Mi permetto d’indignarmi per la tanta disattenzione, che mostra una sconcertante mancanza di quella moralità che sarebbe invece necessaria per un evento come quello del 25 aprile, previsto nella Piazza del Quirinale: una cerimonia alla quale partecipano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e numerose autorità dello Stato.

Questo episodio mette in luce la superficialità e la leggerezza di comportamento che purtroppo si riscontra anche in campo lavorativo e che a volte causa danni irreparabili ai lavoratori e alle loro famiglie.

Spero di non essere considerata con tanta leggerezza e, come già fatto, esprimo ancora una volta l’auspicio che la giustizia possa fare il proprio corso. Vorrei che alle vittime venisse restituita la dignità e che ne fosse onorata la memoria con atti responsabili e degni di professionalità.

Paola Armellini

UDIENZA PRELIMINARE 13/01/2015

Paola Armellini, madre di Matteo, ed il suo avvocato Alicia Mejia Fritsch rendono noto che con l’udienza preliminare del 13/1/2015, riguardo al crollo della struttura per il concerto di Laura Pausini  a Reggio Calabria,  avvenuto il 5/3/2012  presso il Palacalafiore, dove perse la vita Matteo Armellini, il Gup. Dott. Minniti ha disposto il rinvio a giudizio per sei degli imputati ed emesso sentenza di condanna a seguito patteggiamento nei  confronti della società Italstage, responsabile del montaggio della struttura crollata.

Il giudizio inizierà il 26/2/2015 davanti al Tribunale di Reggio Calabria.

Di seguito, alcuni link importanti:

IL MESSAGGERO #Laura Pausini, 7 a processo per il crollo del palco in cui morì Matteo Armellini

IL DISPACCIO #Crollo palco Pausini: a giudizio persone e società per la morte di Matteo Armellini

IL QUOTIDIANO DEL SUD #Vittima per il crollo del palco del concerto della Pausini. Disposto il rinvio a giudizio per sette persone


Segnaliamo inoltre quest’altra notizia, senza aggiungere commenti.

Tra i 6 rinviati a giudizio compare Maurizio Senese, titolare della ESSE EMME MUSICA, attualmente società promoter delle tappe calabresi dei tour di Fiorella Mannoia, Biagio Antonacci e Francesco De Gregori.

IL DISPACCIO #Passeranno da Catanzaro i tour di Fiorella Mannoia, Biagio Antonacci e Francesco De Gregori

Concluse le indagini

IL COMUNICATO

A poco più di due anni dall’incidente che causò la morte di Matteo Armellini la Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, dopo approfondite indagini, ha concluso la relativa fase investigativa individuando sette persone alle quali viene contestato il reato di omicidio colposo e il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza durante la fase di costruzione del palco sul quale, il 5 marzo 2012,  si sarebbe dovuta esibire Laura Pausini all’interno del Pala Calafiore di Reggio Calabria.

Infatti l’avviso di conclusioni delle indagini preliminari  è stato notificato a sette persone coinvolte a vario titolo nell’organizzazione e nella realizzazione del citato evento, tra cui i rappresentanti legali delle due società committenti dell’opera; i vertici della società costruttrice incaricata; l’ingegnere che ha curato la redazione del progetto di costruzione della struttura; il coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori nonché un dirigente del comune di Reggio Calabria.

Tale circostanza la rendono nota la Sig.ra Paola Armellini, madre di Matteo, e il suo avvocato Alicia Mejía Fritsch le quali si auspicano che entro breve tempo il Pubblico Ministero possa esercitare l’azione penale nei confronti di tutti coloro che a qualsivoglia titolo abbiano determinato la morte di Matteo.

Appello di Paola Armellini

A quasi due anni dalla morte di suo figlio Matteo, schiacciato dal crollo del palco durante il montaggio per il concerto di Laura Pausini, e in seguito al lancio della petizione che ha raccolto oltre 83000 firme, Paola Armellini fa appello alle più alte cariche della Repubblica e al mondo della musica, affinché siano prese misure concrete in materia di sicurezza sul lavoro.

Firma la petizione: “SICUREZZA PER GLI OPERAI DEGLI SPETTACOLI LIVE. Mai più morti sotto i palchi!.”

petA seguito degli incidenti avvenuti negli ultimi 18 mesi nel settore degli spettacoli live il problema della sicurezza sul lavoro è diventato imprescindibile.
Paola Armellini, madre di Matteo, rigger morto il 5 marzo 2012 a Reggio Calabria, chiede di intervenire affinché siano finalmente emanate leggi adeguate a tutela degli operai costretti a svolgere il loro lavoro in condizioni di scarsa sicurezza o addirittura in assenza completa di idonee misure preventive.

“Dopo un anno e mezzo dalla morte di mio figlio, durante il montaggio del mega palco per il concerto di Laura Pausini, niente è cambiato. Lo dimostra l’ennesima recente tragedia: solo un mese fa Khaled Farouk Abdel Hamid ha perso la vita durante lo smontaggio del concerto dei Kiss, così come era accaduto a Francesco Pinna durante i lavori d’allestimento del palco di Jovanotti, tre mesi prima della morte di Matteo.”

Rigger, scaffolder, facchini, sono tutti “lavoratori invisibili”!

Operai specializzati adibiti a costruire e gestire le strutture per i grandi eventi live, come i concerti con turni di lavoro illimitati, esasperati dalla necessità di rispettare le consegne programmate, e con personale insufficiente. Condizioni rese ancor più “ad alto rischio” dalla mancanza di revisione dei materiali assemblati e da un’ organizzazione dei cantieri basata più sulla consuetudine che sulle regole e sulle leggi; una prassi che non rispetta la gerarchia formale e sostanziale dei ruoli operativi. Quello dei concerti è un business milionario, l’unico nel mercato della musica in grado di assicurare, ancora oggi, i massicci guadagni di una volta. Una “spettacolarità” ottenuta grazie a strutture che possono superare i 50 metri d’altezza e le 70 tonnellate di peso. È un “gigantismo” che, in mancanza delle necessarie attenzioni progettuali e di una adeguata organizzazione dei cantieri, garantisce certo agli organizzatori un grande risparmio, ma a spese della sicurezza dei lavoratori.

E’ ora di dire basta ai morti sotto i palchi!

Chiediamo che le norme sulla sicurezza del lavoro e le norme sulle costruzioni attualmente in vigore (D.lgs. 81/08 e DM Infrastrutture 14/01/2008), siano integrate con le seguenti proposte:

·      Normativa contrattuale  specifica per i Lavoratori dello Spettacolo Live, che tenga conto delle diverse mansioni e riconosca il lavoro ad alto rischio;

·      Istituzione di un ufficio tecnico nazionale che esamini preventivamente i progetti strutturali e i progetti  della sicurezza dei cantieri per gli spettacoli live;

.      Sospensione immediata e sequestro delle attrezzature per gli spettacoli organizzati in mancanza dell’autorizzazione dell’ufficio tecnico di cui al punto precedente;

.      Copertura assicurativa a carico del committente o datore di lavoro;

.      Verifica dell’idoneità delle location che accolgono le strutture da montare;

.      Programmazione degli eventi stabilita in base a turni e giornata lavorativa adeguati;

.      Obbligo di registrazione dei nominativi dei lavoratori presenti;

.      Reperibilità h24 degli organi competenti preposti (ASL e Ispettorato del Lavoro);

.      Regolamentazione del sistema di scatole cinesi (appalti e subappalti) che lega società di produzione, promoter, service e cooperative nella gestione di tour e spettacoli live.

Le morti sul lavoro sono una piaga sociale che non risparmia alcun settore e ci riguarda tutti!

E’ probabile che queste proposte non siano sufficienti ad evitare in futuro tragedie come quelle di Matteo, Khaled e Francesco. Ma una maggiore attenzione da parte delle istituzioni costituirebbe almeno un primo segnale positivo a tutela di giovani “dimenticati” e un passo concreto affinché questi operai non rimangano “fantasmi del palcoscenico”.

A:
Enrico Giovannini, Ministero del Lavoro
Enrico Letta, Presidenza del consiglio
Laura Boldrini, Presidenza della Camera
Pietro Grasso, Presidenza del Senato
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
Ministero del Lavoro, Ufficio stampa
Mai più morti sotto i palchi!
SICUREZZA PER GLI OPERAI DEGLI SPETTACOLI LIVEA seguito degli incidenti avvenuti negli ultimi 18 mesi nel settore degli spettacoli live il problema della sicurezza sul lavoro è diventato imprescindibile.
Paola Armellini, madre di Matteo, rigger morto il 5 marzo 2012 a Reggio Calabria, chiede alla Presidenza del Consiglio, ai Presidenti di Camera e Senato e al Ministro del Lavoro, di intervenire affinché siano finalmente emanate leggi adeguate a tutela degli operai costretti a svolgere il loro lavoro in condizioni di scarsa sicurezza o, addirittura, in assenza completa di idonee misure preventive.  Continua a leggere